Cn Paradiso, il sogno olimpico, la crisi, la rinascita. “Ora vogliamo tornare grandi”

Data:
3 Febbraio 2020

Cn Paradiso, il sogno olimpico, la crisi, la rinascita. “Ora vogliamo tornare grandi”

Dici Club nautico Paradiso e pensi a Giovanni Calabrese, tre Olimpiadi all’attivo – Seul, Atlanta e Sydney (quest’ultima con i colori della Gavirate) – due ori mondiali in bacheca e il “titolo” di singolista italiano più forte della storia. Ma anche ad Antonello Aliberti, peso leggero di razza, bronzo ai mondiali nel 1998. Nomi entrati negli annali dello sport messinese e rimasti nella memoria del canottaggio italiano. Merito della famiglia Cama, che negli anni Quaranta ha fondato il Paradiso, partendo dall’omonima località marittima che si affaccia sullo Stretto. Da allora, una storia di successi – legati principalmente a Calabrese, Aliberti, ai gemelli Lucà, componenti dello storico due senza “Paradiso” – e che con loro si è “conclusa”, fino a trasformare la piccola società in un museo dei ricordi.

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Nicola Sartori e Giovanni Calabrese.

Nicola Sartori e Giovanni Calabrese, bronzo a Sydney 2000. Durante questa edizione dei Giochi, Calabrese era da poco passato con la Canottieri Gavirate.

Da qualche tempo, però, qualcosa sta cambiando nel club blu-azzurro: nel 2017 è stato eletto presidente Dario Rossi che, da quest’anno, ha deciso di rilanciare il Cn Paradiso. “Ci stiamo impegnando al massimo per lo sviluppo dello sport in ambito sociale al fine di consentire, a tutti coloro che lo vorranno, la possibilità di svolgere una sana e benefica attività sportiva, in un sereno clima di amicizia”, spiega Rossi a rowingsicilia.org. “Con lo sforzo dei soci, dei tecnici e degli sportivi il nostro Circolo si sta sempre più organizzando per la valorizzazione del canottaggio anche in funzione dell’attenzione e del ruolo sociale che lo sport rappresenta per la collettività”.

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Emanuele Passalacqua

Per raggiungere l’obiettivo, il Paradiso ha affidato la gestione tecnica del club a due giovani allenatori, Emanuele Passalacqua e Daniele Denaro, ex collaboratori della Canottieri Thalatta, dove sono cresciuti anche come atleti. Tre mesi fa la scelta di lasciare la società biancoazzurra e di scommettere sul rilancio dello storico circolo messinese. “Ho deciso di provare ad affrontare questa sfida dopo tanti anni alla Canottieri Thalatta” spiega Passalacqua. “Là, come allenatore ho vinto due due titoli mondiali Master con Massimo Salemme, ma ora voglio fare una nuova esperienza come manager e allenatore: sto anche studiando per diventare tecnico di secondo livello. Con me collabora Daniele Denaro. Qui partiamo da una situazione difficile, abbiamo 5-6 barche, due remoergometri vecchi e pochi attrezzi. Abbiamo in totale una decina di atleti, tra Allievi, Ragazzi e Master. Per ora, il nostro obiettivo è riuscire a fare qualche piccolo risultato nelle gare regionali e con i Master a livello nazionale. Vorremmo riportare in alto i colori della società, chissà, un giorno, con un titolo italiano”. Nel futuro del Paradiso, però, non c’è solo l’agonismo: “Vogliamo aprirci al Coastal rowing e magari diventare una polisportiva”. E noi glielo auguriamo.

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La vasca voga del Cn Paradiso.

La vasca voga del Cn Paradiso.

Ultimo aggiornamento

3 Febbraio 2020, 22:56